Riomaggiore: un borgo unico nel suo genere
Riomaggiore è uno dei borghi più caratteristici di tutte le Cinque Terre. Questo è dovuto sicuramente alle sue tipiche abitazioni che, viste dal mare, sembrano un quadro di colori. Vederle sullo sfondo del cielo azzurro innalzarsi verso l’alto le rende ancora più spettacolari.
L’intero borgo con le sue stradine strette, è ancora oggi ricco di storia e rimandi al passato, ma sono le sue abitazioni l’elemento più inconfondibile della zona. Con una struttura risalente al periodo dei Saraceni, le case-torri possiedono due ingressi: uno vista mare e uno verso i monti.
Quest’ultimo, chiamato uservàn, era necessario per permettere alla popolazione di fuggire nel caso di un imminente arrivo degli incursori, mettendosi così in salvo.
Tuttavia Riomaggiore non è solo questo: è storia, cultura e soprattutto tradizione.
Le spiagge suggestive di Riomaggiore
Riomaggiore nella sua sofisticata bellezza offre un tramonto splendido da ammirare in riva al porto o sulla tipica scogliera. Il porto è caratterizzato da barchette colorate che riprendono i colori delle abitazioni del borgo. Una rientranza naturale lo protegge dai venti e allo stesso tempo lo rende molto suggestivo. La sua spiaggia, formatasi da una particolare insenatura, è una delle più incantevoli grazie ai suoi ciottoli e scogli.
Per i curiosi più avventurosi, nuotando in direzione Portovenere, è possibile raggiungere la bellissima grotta del Pescecane. Poco oltre, invece, si possono scorgere gli scogli della Lama Crexia.
Un’altra spiaggia dotata di fascino è quella del Canneto: realtà selvaggia caratterizzata da scogliere rocciose a strapiombo sul mare. Ciò che la rende unica è il fatto che sia raggiungibile solo via mare. Le cascate naturali di acqua dolce che vengono giù dalla collina vi lasceranno senza parole.
Altra realtà spettacolare, ma raggiungibile solo via mare è quella di Fossola: ciottoli piatti e fondali trasparenti nelle vicinanze dello scoglio Grimaldo.
Tipico di chi vive o visita il borgo di Riomaggiore è ammirare queste spiagge e il porticciolo, aspettando il tramonto e sorseggiando un bicchiere di vino locale.
Tradizione vinicola: lo Sciacchetrà
Uno degli elementi più ricercati da chi decide di visitare questo borgo è proprio il vino. Questo è dovuto al fatto che l’intera zona sia caratterizzata da chilometri di vitigni. Proprio questi terreni producono alcune fra le migliori qualità di vino maggiormente ricercati da abitanti e turisti.
La coltivazione della vite nel territorio ligure ha origine antichissima. Alcune tracce del suo commercio risalgono addirittura intorno al 2.400 a.C., periodo in cui il vino era importante risorsa per il baratto. Da qui nasce lo Sciacchetrà: tipologia di vino DOC prodotto in alcuni comuni delle Cinque Terre, incluso Riomaggiore. L’origine del suo nome non è ancora chiara. Secondo alcuni Sciacchetrà viene da “sciacca”, ossia “schiaccia” e “tra”, ossia “tira via” e rimanda al tipico movimento che si compie nella produzione del vino: si schiaccia l’uva e si estrae il mosto.
Lo Sciacchetrà è un vino passito, liquoroso e dolce che si presenta con un bel colore dorato alla vista, mentre in bocca risulta armonico con un retrogusto di mandorla.
La maggior parte delle coltivazioni avviene in vitigni che si trovano a Riomaggiore, a Bosco, ma anche ad Albarola e nel Vermentino. Ciò che lo rende unico è la sua vendemmia distintiva. Svolta in ginocchio, con ceste che, fino a poco tempo fa, venivano trasportate per migliaia di scalini, sostituiti solo recentemente da appositi trenini.
Lo stesso pittore Telemaco Signorini ricorda questo passito nelle sue memorie: «in settembre, dopo la vendemmia, si stendono le migliori uve al sole per ottenere lo sciaccatras».
Riomaggiore: non solo Sciacchetrà
Nel territorio di Riomaggiore, la coltivazione della vite non si limita solo allo Sciacchetrà, ma riguarda anche i cosiddetti vini delle “Coste”: Costa da Posa di Volastra, Costa de Campu di Manarola e Costa de Sera di Riomaggiore. In particolare, il Costa de Sera è un vino DOC dal profumo inteso. La sua produzione è permessa solo in una zona specifica, mentre quella del vino Costa de Campu è consentita a Manarola e Volastra. I vini delle “Coste” vanno serviti freschi e possono essere abbinati ad antipasti, a insalate fredde e secondi di pesce.
Riomaggiore e gli altri borghi delle Cinque Terre rappresentano un inestimabile patrimonio paesaggistico e culturale. Non a caso, alla fine degli anni ’90, il territorio è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, grazie ai terrazzamenti che contraddistinguono le sue colline.
Come raggiungere Riomaggiore
Il mezzo più comodo per raggiungere Riomaggiore è sicuramente il treno, ma partendo da La Spezia si può scegliere anche il battello. Lerici, Portovenere, Levanto e anche l’Acquario di Genova hanno punti di imbarco dal quale è possibile partire per visitare tutte le Cinque Terre. Se invece si usa l’auto, bisogna imboccare la “Litoranea delle Cinque Terre” seguendo le indicazioni per La Spezia e per Riomaggiore.
Sarebbe un peccato perdere questo borgo, soprattutto in vista degli eventi che si verificheranno nel territorio di Riomaggiore e nelle sue vicinanze:
Concerto Du’ Note presso il Santuario di Volastra, il 06 agosto
Fuochi di San Lorenzo a Manarola, il 10 agosto
Concerto della Banda “A. Vivaldi” a Riomaggiore, il 14 agosto
Festa della Confraternita dell’Assunta a Riomaggiore, il 15 agosto
Concerto Du’ Note a Riomaggiore, il 29 agosto