Monterosso: il borgo più grande delle Cinque Terre
Monterosso è il borgo più grande e popoloso delle Cinque Terre, diviso in due da un promontorio in zona di Fegina e Porto Vecchio.
La prima parte ospita la stazione ferroviaria, molte strutture turistico residenziali e una lunga spiaggia. Monterosso al mare, infatti, è situato al centro di un piccolo golfo naturale protetto da una piccola scogliera artificiale nella Riviera Spezzina.
La zona del Porto Vecchio è piena di “caruggi”, tipici vicoli stretti della Liguria, dove si possono trovare enoteche, ristoranti, focaccerie e gelaterie.
Senza dimenticare che il paese di Monterosso fa parte del Parco nazionale delle Cinque Terre.
Conosciuto per la sua bellezza e per i celebri vigneti è citato anche da Francesco Petrarca nel poema Africa: “Da qui i vigneti illuminati dall’occhio benefico del sole e dilettissimi a Bacco si affacciano su Monte Rosso e sui gioghi di Corniglia,
ovunque celebrati per il dolce vino.»
La vegetazione circonda l’abitato come un abbraccio, le sue stupende spiagge, la meravigliosa scogliera a picco e le acque cristalline del mare lo rendono tra i paesini più accoglienti della riviera ligure di levante.
Venendo da ponente è il primo paese delle Cinque Terre che si incontra e il miglior mezzo per raggiungerlo è il treno proveniente da Genova o da La Spezia.
Un’alternativa al treno potrebbe essere prendere l’auto e percorrere l’autostrada A12, ma una volta giunti in loco i parcheggi per i non residenti sono limitati: uno in località Loreto, ideale per l’accesso al centro storico, e l’altro in località Fegina.
Monterosso però è raggiungibile anche via mare, tramite traghetti che collegano ogni giorno i vari borghi delle Cinque Terre con Portovenere, La Spezia e Lerici.
Ma conosciamo più a fondo la sua storia e cosa poter fare in questo luogo che attrae milioni di turisti ogni anno.
Un po’ di storia:
Secondo una leggenda Monterosso fu fondato dagli abitanti di Albareto, località sopra Monterosso e distrutta dai Longobardi (VII secolo).
Il borgo medievale di Monterosso è datato al secolo IX, sorto alla foce del torrente Buranco che probabilmente fu il limite estremo dei possedimenti Obertenghi nella zona del Mesco.
Nei secoli successivi, a causa delle incursioni saracene, furono costruite lungo tutta la fascia costiera torri di avvistamento contro il pericolo dei pirati, alcune di questi torri sono visibili ancora oggi.
Il primo documento che fa riferimento a Monterosso risale al 1056 sotto il dominio gli Obertenghi.
Negli anni a venire Monterosso è contesa tra Genova e Pisa e dal 1254 passa definitivamente sotto i Genovesi.
Nel XII secolo si diffonde la coltivazione del grano in questa terra e la coltivazione della vigna e l’economia del borgo era basata sulla pesca.
Già nei primi anni ‘60 Monterosso è diventato un luogo di forte attrazione turistica, grazie alle spiagge, alle acque cristalline, al clima mite che unite ad un incantevole paesaggio sono da sempre meta del turismo italiano e straniero.
Casa fare?
Nonostante Monterosso sia il borgo più grande delle Cinque Terre, mantiene il carattere di paesino di pescatori, quindi chi giunge in questo luogo non può non passeggiare tra le strette vie del centro storico, tra le alte case, piazzette ed edifici religiosi.
Mentre per chi amanti del trekking c’è il Sentiero Azzurro che collega Monterosso a Vernazza verso est e Levante verso ovest, regalando paesaggi suggestivi ed esperienze immersive e sensoriali a 360°.
Ad attrarre molti turisti in questo borgo è il fatto che è una località balneare, quindi chi la visita deve assolutamente fare il bagno a Monterosso. Si può scegliere tra la spiaggia più lunga delle Cinque Terre che è quella di Fegina (di fronte la stazione dei treni) o fare un bagno nella spiaggia del centro storico o nella spiaggia del Gigante.
Anche un giro in barca è un’esperienza imperdibile ed emozionante per conoscere meglio le coste da un altro punto di vista. Diverse sono le opzioni per un tour o noleggiare una barca.
Cosa visitare?
Sicuramente tra le cose da visitare a Monterosso c’è la chiesa di San Giovanni Battista che si trova al centro del paese. Costruita tra il 1244 e il 1307 e rimaneggiata tra il 1963 e il 1964, si presenta con la tipica facciata bicroma a bande bianche e verde scuro. Al centro è situato un rosone gotico ornato in marmo, attribuito a Matteo e Pietro da Campiglio. Dal bottone centrale invece si irradiano diciotto colonnine lisce e tortili alternate da cui si dipartono archetti trilobati intrecciati.
Altra tappa imperdibile è il Santuario di Soviore. È il più antico santuario mariano della Liguria e probabilmente un primo edificio venne costruito nell’epoca della leggenda, in cui si narra che all’arrivo dei Longobardi di Rotari nel VII, gli abitanti del villaggio di Albareto fuggirono verso il mare nascondendo un’immagine della Madonna.
Dopo più di un secolo, nel 740, un sacerdote di Monterosso, passando da quelle parti, notò una colomba bianca volare sopra una piccola casa o un cunicolo e il giorno dopo scavando in quel posto trovarono la scultura lignea nascosta.
Questo piccolo piccolo edificio nel corso dei secoli accrebbe la sua importanza fino a una nuova e più imponente costruzione nel XIV secolo.
Molto conosciuta è anche la statua del Gigante, ovvero una scultura in cemento armato e ferro del 1910, alta 14 metri e pesante 1700 quintali, opera di Arrigo Minerbi di Ferrara e dell’ingegnere Levacher, costruita per volere di Giovanni e Juanita Pastine, monterossini tornati dall’Argentina dopo aver fatto fortuna.
La statua raffigura Nettuno e si trova alla fine della spiaggia di Fegina. Inizialmente era accompagnata da una splendida terrazza a forma di conchiglia bombardata insieme alla villa nella seconda guerra mondiale.
Nel 1966 poi, una forte mareggiata debilitò il gigante che venne in parte restaurato. Oggi si presenta come un tronco senza braccia, senza tridente, senza conchiglia e senza una gamba.
Anche l’Oratorio dei Neri Mortis et Orationis potrebbe essere una tappa molto suggestiva perchè in facciata e all’interno ha un susseguirsi di scheletri…
Cosa mangiare?
Prodotti gastronomico tipico del borgo: le acciughe, fritte o in conserva.
Chi visita questa terra deve assolutamente assaggiare la torta di riso di Monterosso. Si chiama torta ma non è un dolce: si tratta di uno sformato salato a base di riso, uova e ricotta.
si prepara in occasione della festivit della Madonna di Soviore, il 14 agosto. Il suo must è assaggiarla accompagnata da un buon calice di vino bianco.
Quali eventi non perdere?
Corpus Domini è una processione che si tiene a giugno tra le vie del centro storico su un manto floreale dato che le strade vengono decorate con petali di fiori.
Festa della Madonna Assunta, si festeggia ogni anno il 14 agosto. Il pellegrinaggio parte dall’Oratorio di Santa Croce con la processione dei bambini del paese vestiti con il tradizionale abito del pellegrino e si reca al Santuario della Madonna di Soviore. La sera spettacolo pirotecnico sul mare.
Festival bandistico, il primo sabato di settembre ed è uno spettacolo a cui partecipano bande musicali provenienti da tutta Italia.
Festa del vino, si organizza il quarto sabato di settembre e vengono allestiti degli stand dei produttori delle Cinque Terre. In questa festa è possibile degustare il celebre bianco doc e lo Sciacchetrà.
Non mancano le sagre a cui partecipare sempre ricchi di sapori che delizieranno anche i palati più fini, tra cui:
Sagra dei limoni è il terzo sabato di maggio e nelle vie del borgo si animano banchetti di ogni genere dove regna sovrano il frutto tipico del paese con i suoi derivati: il limoncino, la crema di limoni, la marmellata e la torta al limone.
Sagra dell’acciuga fritta si organizza per il terzo sabato di giugno. Si possono degustare le famose acciughe di Monterosso, che già dal primo mattino vengono fritte nella tipica padella in ferro a forma di pesce abbinate al pan fritto ed al celebre vino bianco della zona.
Per concludere…
Monterosso, dichiarata nel ’97 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco insieme alle altre quattro località che formano il territorio delle Cinque Terre,
Monterosso vanta bellissime spiagge ed orgogliose scogliere, dal ’97 è dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco insieme alle altre quattro località che formano il territorio delle Cinque Terre, merita di essere visitata almeno una volta nella vita.