DECRETO RILANCIO – AGEVOLAZIONI PER LA CASA ECOBONUS E SISMABONUS
I nuovi Ecobonus e Sismabonus:
Tutto quello che c’è da sapere sui bonus del Decreto Rilancio
Finalmente abbiamo il testo definitivo del Decreto Rilancio, il decreto tanto atteso che si prefigge l’obiettivo di sanare la drammatica situazione causata dell’emergenza epidemiologica attualmente in atto e che ha colpito tanto duramente il nostro paese da far emergere un dato sconcertante: una previsione di calo del PIL pari al 9.5% per il 2020, portandoci al secondo posto tra i paesi più danneggiati in Europa sotto questo aspetto, secondi solo alla Grecia.
All’interno di questa manovra da 55 miliardi spiccano aiuti in favore delle imprese e dei lavoratori (dipendenti, autonomi e partite iva) ma anche l’introduzione del “reddito d’emergenza” in favore delle famiglie più bisognose e dei cosiddetti “Ecobonus” e “Sismabonus”.
È su questi due bonus che vogliamo concentrare la nostra attenzione, alla luce dei grandi vantaggi fiscali a cui si va incontro effettuando opere di ristrutturazione all’interno delle nostre case.
Il governo ha infatti inserito, all’interno del decreto, detrazioni fiscali del 110% delle spese sostenute nel periodo compreso tra 1 luglio 2020 e 31 dicembre 2021 per specifici interventi volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici e la riduzione di rischi sismici degli stessi oltre ad agevolare interventi secondari come per esempio l’installazione di colonne di ricarica per auto elettriche.
Vediamo allora più nel dettaglio quali aiuti vengono forniti dal governo in questo ambito e a chi sono riservati.
Gli incentivi fiscali per Ecobonus e Sismabonus
Come anticipato l’Ecobonus si basa su una detrazione fiscale del 110% sulle spese sostenute nei 18 mesi che vanno da luglio 2020 a fine 2021 con lo scopo di migliorare l’efficienza energetica di casa o per la messa in sicurezza da potenziali eventi sismici.
L’Art. 128 del Decreto Rilancio specifica al comma 10 che le opere devono riguardare case indipendenti o condomini (non attualmente in costruzione e che costituiscano prima casa) e identifica i soggetti che potranno usufruire del bonus: persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, Istituti Autonomi Case Popolari (IACP) comunque denominati e enti aventi le stesse finalità sociali dei predetti Istituti nelle forme di società che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing”.
Sono agevolate, così, opere di isolamento termico che riguardino oltre il 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio su cui si effettua il lavoro, entro il limite di spesa di 60.000 euro per singola unità immobiliare. I materiali utilizzati dovranno rispettare i requisiti minimi previsti dal decreto del Ministero dell’ambiente del 2017.
Questo limite di spesa viene dimezzato qualora impiegato nella sostituzione, in condomini, degli impianti di climatizzazione esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, raffreddamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione con efficienza almeno di classe A o a pompa di calore, inclusi anche impianti ibridi o geotermici.
Lo stesso limite di spesa viene mantenuto per lo stesso tipo di intervento in favore di case unifamiliari ma con l’esclusione del sistema a condensazione tra le possibili opzioni di sostituzione.
Condizione necessaria per ottenere l’Ecobonus è però quella di conseguire un concreto miglioramento dell’edificio coinvolto nei lavori, il quale si riconosce in un aumento di almeno due classi energetiche (o guadagnando la classe massima tecnicamente raggiungibile) in seguito all’opera messa in atto e certificata mediante l’attestato di prestazione energetica (APE) rilasciato da tecnico abilitato.
Anche altri interventi possono essere finanziati se abbinati a quelli già citati, per esempio è il caso del fotovoltaico. Di fatti è possibile installarlo usufruendo delle detrazioni al 110% se il lavoro viene realizzato contestualmente alle opere di efficienza energetica tra quelle citate. Il tetto massimo di spesa per questo tipo di operazione è fissato a 48.000 euro per edificio, a patto che l’eccesso di energia prodotta venga ceduto al Gestore dei servizi energetici (GSE S.p.A., società interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze).
Vincolo per l’ottenimento del Sismabonus, invece, è quello di sottoscrivere una polizza assicurativa anti-calamità che si potrà richiedere nelle zone sismiche: 1, 2 e 3.
Come usufruire di Ecobonus e Sismabonus
Per quanto riguarda la gestione economica degli interventi si potrà procedere in due sensi.
Se anticipiamo di tasca nostra i lavori, tutto ciò che si spende verrà, secondo quanto esplicitato dal decreto, recuperato in 5 anni.
In alternativa si può procedere alla cessione del credito, strada molto più facilmente percorribile.
In sostanza si cede il credito d’imposta nei confronti delle imprese che effettuano i lavori o verso banche o compagnie assicurative le quali, forti di un potenziale di solvibilità estremamente più elevato dei privati, anticiperanno i costi da sostenere per poi incassare il credito d’imposta dal fisco.
Un’altra alternativa è rappresentata dalla possibilità di ottenere un contributo sotto forma di sconto in fattura piuttosto che dare luogo alla detrazione d’imposta.
In questo caso le fatture andranno necessariamente pagate con bonifico parlante indicando i soggetti (committente e destinatario del lavoro) e inviate esclusivamente per via telematica all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) secondo quanto disposto con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate.
Per i lavori di efficientamento energetico sarà indispensabile inviare anche documentazione tecnica attestante la corrispondenza delle opere alle specifiche normative.
I tecnici abilitati dovranno soprattutto assicurare di avere effettuato un lavoro per cui risulta congrua la somma corrisposta, andando incontro ovviamente a possibili sanzioni penali in casi di raggiro degli incentivi, nell’ottica di evitare speculazioni di qualunque genere su questo tipo di attività.
Le nostre conclusioni sui bonus
Siamo di fronte a un momento storico: abbiamo la possibilità di accedere a sgravi fiscali decisamente interessanti e mai vista prima d’ora e, sicuramente, è il caso di approfittarne per aumentare non soltanto sicurezza e qualità energetica delle nostre case ma anche il loro valore generale. Per fare ciò, però, il tempo è abbastanza limitato considerando che le tempistiche medie per effettuare questo tipo di interventi, in particolare nei casi dei condomini, è piuttosto lungo.
È quindi indispensabile che chiunque voglia sfruttare l’Ecobonus o il Sismabonus inizi fin da subito a progettare gli interventi necessari e pianificare i passi da seguire.