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21 Febbraio 2024 / 9:33

Vacanze in famiglia nel territorio delle 5 Terre

Tutti hanno un’immagine di questo tratto di costa: i vigneti che ricoprono le colline come un mosaico, il mare pulito e profondo che le riflette. Qui si coltivano uve pregiate in piccoli appezzamenti, racchiusi all’interno di tipici terrazzamenti, ed è anche qui che nasce il famoso vino passito Sciacchetrà, dal colore ambrato dorato e dal sapore morbido e vellutato con sentori di miele.

Cinque chilometri di stradine impervie e scogliere vertiginose, dove si annidano i borghi di incredibile bellezza di Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, custodi di un territorio che è stato dichiarato Parco Nazionale (l’unico della Liguria), ed è incluso nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Solo alcuni tratti del paesaggio delle Cinque Terre sono stati addomesticati dall’uomo, che è riuscito a lavorare il terreno apparentemente arido e impraticabile. Ancora oggi i contadini si calano tra le rocce, utilizzando robuste funi per raccogliere l’uva. La loro fatica e il loro coraggio sono apprezzati dai visitatori nella degustazione dei vini DOC, che accompagnano in tavola il pesce fresco e altri sapori indimenticabili.

I cinque borghi marinari, che si aggrappano agli scogli e si affacciano sulle piccole baie lungo i percorsi della macchia mediterranea, possono essere descritti al turista solo dopo averli visti. Alle spalle dei paesi ci sono molti altri luoghi di devozione, uno per ognuno di loro, che si raggiungono percorrendo la via dei Santuari.

Frequenti i treni che collegano tutti e cinque i paesi (treni gestiti da Trenitalia e un servizio ferroviario gestito dall’Ente Parco), La Spezia e altre località verso Genova.
Un’opzione più costosa, ma molto panoramica, sono le barche che navigano questa parte della costa. Le passeggiate sono molto popolari, soprattutto sui principali sentieri costieri, che sono soggetti a biglietti d’ingresso al parco. Vale la pena esplorare alcuni dei sentieri più alti verso Volastra (sopra Manarola), Monte Negro (sopra Riomaggiore) o sentieri che iniziano fuori dal parco, come quello tra Levanto e Monterosso.
Viaggiare in auto è di gran lunga il modo peggiore per esplorare le Cinque Terre, c’è poco parcheggio e quello che c’è si trova ben fuori dai paesi. Per muoversi da un comune all’altro, bisogna guidare fino alla strada principale e poi ridiscendere. Meglio lasciare la macchina e usare il treno.

L’attrazione principale delle Cinque Terre è certamente il paesaggio. Piante e alberi mediterranei crescono spontaneamente dalla cima delle colline fino al livello dell’acqua. Ben inserita in questo magnifico scenario naturale, si può ammirare l’intensa attività umana.

Un’enorme (e in qualche modo folle) opera di trasporto, portando tutte le pietre pesanti sulle spalle degli uomini e sulla testa delle donne. Un lavoro che ha attraversato i secoli, infatti si stima che siano stati necessari circa 200 anni per realizzare l’intera rete muraria in pietra. La sua lunghezza totale è stata calcolata essere almeno pari alla Grande Muraglia cinese. A seconda del periodo dell’anno, ci sono alcune attrazioni specifiche a cui assistere insieme in famiglia:

  • Il presepe luminoso di Manarola, il più grande del mondo.
  • La festa patronale dei cinque comuni (tutti tra fine maggio e agosto), un misto di cerimonia religiosa e feste popolari.
  • L’attacco dei pirati a Vernazza (metà estate), celebrazione della vittoriosa difesa della città da un attacco saraceno avvenuto durante il medioevo.
  • La vendemmia (inizio/metà settembre) e la vinificazione, quando le spalle degli uomini e le teste delle donne sono ancora utilizzate come centinaia di anni fa.
  • Le mareggiate (frequenti in inverno), grande spettacolo della forza della natura.